Sempre di domenica
Seconda domenica a Waterloo, e seconda domenica nostalgica. Ripeto, le domeniche fanno questo effetto. Il mio fine settimana se ne è passato tra shopping, studio, e alcol. Detto così suona molto eccitante, nella realtà lo è un po' di meno. Dopo ripetute insistenze di mia madre mi sono deciso a cercare una giacca per sopravvivere nell'inverno. Sono andato in un negozio di articoli sportivi, ho fermato la commessa e le ho detto: "sono in questo paese da due settimane e non ho la minima idea di che tipo di giacca può tenermi vivo durante l'inverno". La ragazza mi ha guardato con aria compassionevole e ha detto: "ti capisco, sono brasiliana e sono arrivata qui da due anni. E odio questo clima". In verità c'è ancora relativamente caldo (massime 20, minime 4) quindi ho deciso di non comprare alcuna giacca invernale per non deprimermi in anticipo. Mi sono limitato a una giacca autunnale (autunno canadese, è una giacca da snowboard in tessuti tecnici) che mi terrà vivo per almeno due mesi.
Ieri sera sono uscito con alcuni ragazzi del mio corso per una bevuta in uno dei pochi pub che popolano il centro di Waterloo. La scusa formale era festeggiare il mio compleanno in ritardo. Quindi a turno tutti mi hanno offerto uno shot di un qualsiasi superalcolico senza dirmi cosa era. A quanto pare è una usanza canadese. Purtroppo è usanza canadese fare scherzi, come il far bere uno shot che per il 10% è alcool e per il 90% è tabasco, una spezia incredibilmente piccante. Stavo per morire e vomitare in mezzo al locale. Mi sono contenuto bevendo una pinta in pochi secondi. Comunque alla fine della sera ero abbastanza provato. Oggi, domenica, mi sono rifugiato nel mio ufficio a studiare. L'ho fatto un po' per stare in compagnia con altri compagni, ma soprattutto per sfuggire al rumore dei soliti carpentieri indiani che dovrebbero finire i lavori in camera mia. Ufficio senza finestra. quindi di fuori potrebbe succedere di tutto che non me accorgerei.
Ho un serio problema con il codice della strada canadese, che mi fa rischiare la vita ogni volta che torno a casa in bicicletta (oltre al fatto che la mia bicicletta usata ha i freni che non frenano, e che non ho il casco, qui obbligatorio). Qui esistono degli incroci in cui in tutti i quattro lati vi è un segnale di STOP. Se arrivano più macchine insieme, tutte si fermano, e poi passano a turno, un po' di quà e un po' di là. Non ho capito se esiste una logica che regge tutto questo e quindi gli automobilisti si irritano sempre con me perchè rimango fermo quando dovrei partire. Qualcuno può aiutarmi a capire?
2 Comments:
un solo consiglio stradale:
non sono mai stato in un incrocio canadese ma penso che, in tutto il mondo, chi si ferma a dare la precedenza è un ricchione!
Il fatto che sinceramente non sappia dare un nome all' "anonimo" che ha lasciato questo commento (in quanto la frase potrebbe essere stata detta da più di una persona), mi porta a riflettere sul genere di amici che ho.
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