Rivoluzione domestica
E' iniziato l'ultimo quadrimestre, finiti i corsi, iniziati di nuovi, i bar hanno aperto le loro terrazze all'aperto, e ci si dimentica che fino a un mese fa la neve era ancora ovunque. Due importanti novità hanno rivoluzionato la mia vita domestica.
Primo: abbiamo un gatto in casa. Non fa che lamentarsi, è scorbutico, e poco socievole, ma visto il mio bisogno di attenzione è una piacevole innovazione della vita domestica.
Secondo: abbiamo donne! Il cinese, l'iraqeno, e i due canadesi che abitavano con me se ne sono andati. James, l'informatico canadese si è trasferito a Seattle dove lavora per Bill Gates e la Microsoft. Aseel, l'iraqeno invece sta cercando di ritardare il più possibile la fine dei suoi studi per ritardare anche la scadenza del visto. Gli ho chiesto quali paesi lo avrebbero accolto con il suo passaporto iracheno e dove sarebbe potuto andare. Risposta: Iraq. Alternative? Siria... mmm... continua a far finta di studiare allora. Ma tornando all'argomento principale, le loro camere sono state riempite da Alexa (una amica che già conoscevo), Hellen, e un ragazzo canadese di cui non ho ancora capito il nome. MOrale della favola. Prima eravamo 6 maschi e 0 donne. Di questi 6, 4 erano ingegneri e 4 fondamentalisti cattolici - l'unica eccezione eravamo io e il Cinese, Dio benedica l'ateismo di stato in Cina. Ora siamo 3 ragazzi e due ragazze. Un solo fondamentalista cattolico (il padrone di casa, non possiamo sfrattarlo), e 3 alcolizzati, visto che i 3 nuovi ingressi lavorano tutti in un pub carino qui vicino a casa mia. All'improvviso questo posto è diventato molto più piacevole. Anticipo le richieste dicendo che non metterò foto su questo blog delle due ragazze, ma sono entrambe molto piacenti e molto fidanzate.
Ho anche iniziato la faticose ricerca di un appartamento in cui trasferirmi con il mio amici Jason a settembre. La ricerca è iniziata in un pomeriggio caldo. Due 23enni a zonzo per il centro di Waterloo con le loro biciclette per ore, via per via, fermandosi a tutti i cartelli Affittasi, post-it attaccati al manubrio della bici con i numeri di telefono, e una fortissima sensazione di essere come 11enni che ammazzano le giornate afose girando a vuoto in bicicletta per la loro città di provincia. Mancano le carte da gioco tra i raggi della bicicletta a simulare il rumore di una moto. Ma rimane la stessa spavalderia di chi si sente il padrone della strada.
1 Comments:
Riguardo alle biciclette in una caldo pomeriggio padano mi è venuta in mente questa canzone di un gruppo post-hardcore americano: i Grade. Si chiama "Stolen Bikes Ride Faster".
"Some people like to go some of the way, but I like to go all the way. You have to claim responsibility for your own perfection. Don't be afraid of the word no. It gets in the way of progress. Just look further and do better. The blood on your lips has that lipstick touch. And Stolen bikes may ride faster, but you always get caught beneath the wheel. And it's this vibration that sets the precedent for good sensations. Jump off the rides not taking you anywhere, it's not heroic. Just break the way"
Ti lascio anche il link per ascoltaltela:
http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendID=30761727
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