venerdì, febbraio 10, 2006

Partenza n.2: Bruxelles

Quando ho chiuso l'ultimo post da Manchester augurandomi una nuova partenza presto, più che altro era un augurio che mi facevo (oltre a una dichiarazione d'intenti). Invece a volte accade davvero. Giovedì 23 febbraio riprendo un altro aereo. Direzione Bruxelles. La patria dell'euroburocrazia, delle lobby e della tecnocrazia, e naturalmente delle birre d'abbazia. Spero di trovare abbastanza cose che meriteranno di essere raccontate su questo blog nei prossimi 2 mesi.

Alla domanda "Cosa vai a perder del tempo a Bruxelles?" rispondo subito. Mi ha contattato il Centro Italiano Prospettiva Internazionale. Il nome sembra estremamente impegnativo e pomposo ma è una piccola associazione di funzionari italiani presso l'Unione Europea. Farò uno stage per un paio di mesi, naturalmente non pagato (ma non speravo di meglio). Naturalmente se le elezioni in Italia vanno male, lo stage verrà prolungato a tempo indeterminato.

P.S. riflettendoci, la mia insistenza nell'ipotizzare la vittoria di Silvio B. corrisponde a un crescente sospetto che bazzica in testa e a una crescente irritazione che invece colpisce un altro punto. Non è che a furia di sospettare, poi i sospetti si realizzano? Mi viene in mente la frase di Serena Dandini rivolta a Fassino: "bastava che dopo le elezioni Europee foste stati zitti, e avreste vinto di sicuro le elezioni"... e invece si sono messi a parlare.