lunedì, ottobre 29, 2007

La grande abbuffata






Questo fine settimana mi ha riconciliato con il mondo dell'università e con la vera ragione per cui ho iniziato un dottorato. Cioè, accedere al cibo gratuito che prolifera nelle conferenze. E' stata una estenuante due giorni di conferenza presso il Centre for International Governance Innovation dal titolo "A Moment of Truth: towards sustainable energy futures". Bottino dei due giorni, due pranzi, due cene, un cocktail party, un ricevimento a base di champagne, e svariate pause caffè con annessi biscottini. Risultato: ubriaco. Il secondo giorno dovevo ripigliarmi dalle bevute della sera precedente che si erano prolungate dopo la conferenza in alcuni pub tristissimi, e mi sono presentato alla conferenza direttamente all'ora di pranzo. Cibo a parte, è stata la seconda volta nella mia vita in cui ho messo una cravatta, per non essere compleamente fuori luogo. Chiaramente il nodo della cravatta non era mai stato disfatto dalla prima e unica volta in cui l'avevo messa, due anni fa. Vari pezzi grossi della politica canadese, un ex-primo ministro, il segretario dell'OCSE, tante parole e poche cose capite. Ho comunque regalato spettacolo nel mezzo della cena di gala. Lo speaker annuncia il verdetto di una competizione artistica, e "Per favore, preghiamo Miranda, l'autrice del quadro vincitore, di alzarsi in piedi. Dall'altra parte della sala si alza Miranda, la quale si scopre essere un pezzo di bionda 20enne allucinante. Mentre si leva l'applauso, io commento al mio tavolo: "Preghiamo Miranda di passare di qui non appena a ritirato il premio". Peccato che nel frattempo l'applauso si fosse spento e il mio tono di voce fosse decisamente troppo forte. Una fila di tavoli attorno si è girato.

Ho ormai preso confidenza con la mia bici e il uso mitico freno a pedale. L'unico problema è che il bullone che tiene la sella orizzontale non è stretto a sufficienza, e dopo poche pedalate la punta della sella comincia ad inclinarsi verso l'alto. Risultato: ogni volta che arrivo in università alla mattina, ho sempre quella sensazione di averlo preso in...

Sountrack del fine settimana: Eddie Vedder - Into the Wild; Bloc Party - A Weekend in the City; Cesaria Evora - Cabo Verde

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Il tuo atteggiamento nei confronti di Miranda è assimilabile al mio quando, durante le prime settimane di ambientamento a Stockholm, ero solito applaudire platealmente le donzelle che passavano per la strada.

Io però non ero ad una conferenza...

Ti stimo moltissimo per la colonna sonora della serata: i Bloc Party li sto cominciando a scoprire e mi piacciono parecchio e l'album di Vedder solista l'ho ascoltato in radio recentemente ed è malinconicamente efficace.

Sul fronte internet ancora nessuna novità. Attendiamo, ma non fiduciosamente.

Nel weekend sentiamoci 'am racmand!

Saluti socialisti

10:26 AM  
Blogger Stefano said...

Questo fine settimana sono a Toronto, ma domenica torno a Waterloo e mi piazzo davanti al computer. Ci sentiamo

1:34 PM  
Anonymous Anonimo said...

La foto di fronte allo specchio del bagno fa molto profilo da sito di appuntamenti on line. E hai pure l'altra mano in tasca...

12:48 AM  

Posta un commento

<< Home