London calling

Il 20 settembre riparto. Direzione Londra. La "scusa" è un master di un anno alla LSE.
Dopo un'estate da commesso incapace in un negozio di abbligliamento per uomini e donne "Forte-dei-Marmi style" (vedi foto), dopo qualche giorno di bella vacanza in quel di Genova a casa della sempre più meravigliosa M. (che ringrazio) a base di focaccine di Crevari, dopo un mare di dubbi, tensioni, soddisfazioni e insoddisfazioni, è quasi ora di rifare la valigia.
Ripenso che più o meno un anno fa, in questi giorni mi preparavo per andare a Manchester. Era la prima volta all'estero e la prima volta fuori casa. L'inizio fu durissimo, e internet e questo blog furono importanti. Adesso i problemi sono altri. Torno in Inghilterra perchè in fondo l'ho amata, perchè penso che per crescere intellettualmente ma ancora prima come persona, devo prendere quello che ho, metterlo ancora da parte, e ricostruire tutto in un posto nuovo, stimolante e ostile. Ma ora sono diverse le responsabilità e i rischi. Paura di non essere all'altezza, prima di tutto delle proprie aspettative e sogni, ancor prima di quello degli altri. Paura perchè da certe cose non si torna indietro. Consapevolezza che la meritocrazia è solo l'altro lato della mancanza di una rete di salvataggio che ti raccolga se sbagli. Consapevolezza che è facile sbagliare. Ma tanti stimoli, e voglia di aprirsi al mondo, di studiare, di pensare, di conoscere persone, in quell'ombelico del mondo che è Londra.
Non so per quanto tempo durerà questo "nomadismo", ma l'anno che appena passato è stato sufficiente per mostrarmi come le amicizie che ho coltivato negli ultimi anni vengano trasformate dalla distanza. Viene meno l'ancora rappresentata dalla quotidianità, dai caffè presi insieme quando fuori piove. Rimane però un'intensità e una maturità maggiore nelle amicizie, e la voglia quando ci si rincontra dopo mesi di guardarsi negli occhi e più in profondità per capire quanto si sia cambiati nel frattempo. Spero che questo blog possa essere ancora un buon strumento per condividere un po' di quotidianità e frivolezze, in attesa di ritrovarsi di persona di fronte a un caffè, mentre fuori piove.
Good night and good luck
2 Comments:
Mi ricordo che una volta hai detto "Non so che farmene della fortuna!"
Tu ovviamente scherzavi ma è stata una delle verità più grandi che abbia mai sentito.
Take care
Dopo un commento del genere, da umile "testa quadra" non posso che aggiungere un altro aneddoto a me caro:
"Girare la torta fritta è un lavoro di responsabilità"
Sarò sempre presente su queste pagine, come e più di un anno fa.
L'amore per i "bambini" ci unirà e rinsalderà il nostro rapporto.
Vado a letto...deliro!
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