
Finalmente ho avuto ospiti in terra d’Albione, visto che sono venuti a trovarmi per un week-end Paolo, Filo, Rocco e Alio (4 amici fidentini).
Sono arrivati nel cuore di un venerdì notte manchunian e come prima cosa si sono messi ad offrire sigarette sull’autobus alle ragazze che uscivano dai locali, facendo tra l’altro la figura dei gran signori visto che qui un pacchetto di sigarette cosa quasi 8 euro e quindi non esiste lo scrocco (un po’ come gli italiani che vanno a far conquiste nelle campagne della Polonia, perché le ragazze di Varsavia si sono ormai fatte furbe). Poi giunti a casa mia alle tre di notte hanno svuotato le loro valigie piene di cibo come salami e parmigiano. I miei occhi si sono illuminati, il mio stomaco dilatato. Ho trovato un modo per tirare fino a Natale. Peccato che alle 4 di notte di quel salame non rimaneva che la pelle (rigorosamente lasciata per terra sulla moquette blu, che tanto fa pendant e non si nota). Quando se ne sono ripartiti due giorni dopo la mia cucina era tristemente vuota (a parte un pezzo di formaggio che sono riuscito a nascondere in tempo e che rimiro ogni notte prima di andare a letto, quasi una reliquia).
Presagendo vento di tempesta le mie coinquilini francesi avevano per tempo prenotato un week-end a Londra, mentre le tedesche si sono barricati in camera per tre giorni. Il mio salotto è stato subito attrezzato a campo profughi.
Ho fatto loro da guida turistica, cercando di trasmettere il fascino rosso e di vetro della città ma ho capito presto che quello che volevano era avere un’esperienza veramente e totalmente inglese: e quindi bacon e uova, calcio, e birra a rivoli. Cercavano il calcio, e l’hanno avuto (Chelsea – Portsmouh 2-0). Cercavano birra e l’hanno avuta (hanno potuto capire come il confine tra la quinta e la sesta Foster sia una sottile linea rossa, un limite piu’ metafisico che fisico). Cercavano ‘carne fresca'… e qui tralascio. Io nel frattempo ho cercato di mantenere quel precario equilibrio che permettesse alla casa di rimanere in piedi e alle mie coinquiline tedesche di non aizzarsi contro di me, inveendo con il loro accento bavarese. Devo dire che ci sono riuscito.
L’unico momento in cui mi sono dovuto assentare e’ stato l’ultima mattina, quando se ne sono ripartiti per l’aeroporto di Liverpool (che per chi non lo sa, si chiama ‘John Lennon Airport’). Al mio ritorno mi ha accolto Carole chiedendomi cosa significasse il post-it che aveva ritrovato nascosto all’interno dell’asciugatrice con disegnata una parte anatomica maschile e un invito non proprio cortese scritta a fianco. Qualcuno ha una idea di chi l’ha lasciato?
Grazie comunque di cuori ai 4 per essere arrivati fino qui.
2 Comments:
Hi Manchunian guy, how are you?
Your friends at Jack Daniel's remind you to drink responsibly...
A parte gli scherzi, bello il tuo blog! Devi pubblicare il post-it famoso che ti hanno lasciato gli altri!!
Se non l'avessi ancora capito ti stanno scrivendo i tuoi compagni d'avventura Manlio & Box...
Qui la vita scorre tranquilla... a milano gli oh-bej oh-bej c'hanno riempito di vin brulet...e dunque....
I'm not doing anything wrong so let me smoke my joint and gonna work!!
quando si dice il 'pragmatismo milanese'... ciao box! stammi vivo ancora per un paio di mesi che poi torno.
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