Ritorno da Londra e nuova partenza
Ho aperto questo blog a settembre 2005, appena partito per Manchester, appena lasciata per la prima volta quella che considero la mia casa. Negli ultimi tempi l'ho trascurato, e non sono sicuro che qualcuno leggerà questo.
Comunque torno a scrivere su questa pagina per dare due notizie per me importanti.
La prima è che domani torno a Casa (la C maiuscola deriva da tutta la voglia che ho di prendere quest'aereo). Il mio anno a Londra è finito, i miei esami pure, gli amici conosciuti in quest'anno sono già stati salutati. E' stato un anno importantissimo e tremendo. Importantissimo perchè per quello che ho studiato, per l'università e i professori con cui mi sono scontrato, perchè ho capito cosa farò nei prossimi anni, perchè ho deciso che per un po' la mia vita sarà ancora lontana dall'Italia. E' stato un anno tremendo perchè ho dedicato troppe energie, tempo, e forze nel progettare il mio futuro, che nel mio caso voleva dire studiare 7 giorni su 7 da settembre a fine giugno in modo da essere ammesso al dottorato. Alla fine ce l'ho fatta, ma il prezzo è stato un anno di cui ricorderò per sempre le gioie e frustrazioni della vita universitaria e in cui tutto il resto sparirà. Sarei potuto essere a Mosca invece di Londra, e non avrebbe avuto molta differenza per me. Ma non lo rimpiango: avevo un obiettivo all'inizio dell'anno e per fortuna l'ho raggiunto. Spero però di trarne in futuro la lezione che il valore della metà dipende da cosa sacrifico durante il percorso. E questo mi porta alla seconda notizia.
A settembre mi aspetta una nuova partenza. Questa volta più drastica di ogni altra partenza raccontata su queste pagine. Più drastia perchè la meta è più lontana: il Canada. Più drastica perchè il ritorno è così lontano da non contare: 4 anni. A settembre comincerò il mio dottorato di ricerca alla University of Waterloo, vicino a Toronto. Questa volta non è una parentesi vacanziera come l'erasmus di Manchester, nè un percorso con una fine predefinita come quest anno a Londra. Questa è quasi una scelta di vita. Scelta di vita perchè accettando la proposata dell'università canadese, ho accettato di rimanere lontano da quella che considero la mia Casa e quelli che considero i miei Amici per i prossimi anni, perchè ho accettato di studiare, lavorare, innamorarmi lontano dall'Italia e lontano da quello che sono (e questo fa male), perchè ho accettato di non vedere la bimba che mia sorella avrà fra pochi mesi crescere, perchè ho accettato di privarmi della felicità di osservare mia sorella diventare una madre, perchè ho accettato il rischio di non tornare. Il confine tra 4 anni e "per sempre" è sottile, questione di inerzia o di pigrizia. Ma ho entusiasmo, sono pronto a prendere rischi, sento che questi 2 anni da quando ho aperto il blog sono stati "veri". Non ho raggiunto la serenità ne tantomeno posso dirmi felice, ne mi ci sto avvicinando. Ma so che sto diventando una persona più completa, coraggiosa, e matura di quella che sarei se non avessi mai preso l'aereo per Manchester. Ora non riuscirei più a fermarmi e tornare in Italia, cercare un lavoro vicino a casa e fare finta che questi due anni non abbiano lasciato un segno profondo. Ora devo continuare. E, seppure tra tanti dubbi, continuare adesso vuol dire andare in Canada.
Due mesi dividono il mio ritorno domani dalla nuova partenza in settembre. Spero di vedere tanti amici, e brindare con voi, in quella che per me sarà un'estate meravigliosa, un'estate senza rimorsi o rimpianti, solo progetti.
4 Comments:
io ti leggo e ti invidio.
anzi no, credo di poter invidiare qualcuno che trova 50 euro per terra o incontra una strappona ubriaca ad una festa. Il tuo caso è ben diverso.
in questi anni sei stato lontano ma i tuoi post e tanto altro mi, ci hanno dato la possibiltità di condividere molto di quello che hai vissuto. Le esperienze che amici lontani fanno hanno una cosa molto grande: la possibilità di essere condivise attraverso i racconti. non c'è niente di meglio di una persona che batte una strada sulla quale un giorno potrai trovarti, che in questo modo ti indichi i passaggi più difficili, i punti in cui fermarsi a guardare il panorama.
Certo mi dispiace che tu non possa vedere la tua nipotina crescere, ma stai pur certo che anche la mia cirrosi epatica ci rimarrà male!
Così mi fai piangere, Peyo (sempre ammesso che sia lecito chiamarti ancora così, ma io insisto)... Negli ultimi tempi sono stato così impegnato che non avevo il tempo nemmeno di salutarti, quindi leggere tutte queste news in un botto è stato tipo la puntata finale del telefilm con sorpresa in attesa della prossima serie... Chissà che ci attende per il futuro, beato te che la tua scelta l'hai già fatta e, per quanto drastica, sai che stai facendo la cosa giusta: ti do il mio supporto, per quanto possa servire. Aspetto di beccarti in giro prima o poi. Un abbraccio, a te e anche a tua sorella.
Lontano fisicamente ma vicino a tutti noi poveri (ancora) provincialotti che ti supporteremo sempre in questa nuova avventura abroad.
Premurati di trovarmi un biglietto cheap per Waterloo (e premurati anche di farti crescere una bella barba da intellettuale di sinistra, stile banchiere de "La meglio gioventù")
Grazie, adesso mi commuovo e divento nostalgico. Poi comincio a compensare la nostalgia mangiando ogni tipo di schifezze
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